Chi siamo
Sulle alture a sud-ovest di Gubbio, adagiato su una terrazza naturale che domina la Valle dell’Assino che congiunge Gubbio ad Umbertide, sorge Niki’s Resort un antico borghetto del 1137 composto dalla Chiesa di Santa Maria di Agnano, dalla sua fortezza a difesa del territorio, costituita da un corpo centrale con una torre che fungeva da posto di avvistamento sulla valle sottostante, oltre ad un altro edificio. Immerso in un’atmosfera d’altri tempi, lungo “i sentieri del silenzio” che hanno caratterizzato la storia spirituale di Umbria e Marche condizionandone la vita sociale dal 1200 in poi, Nikis resort è stato interamente restaurato mantenendo forme e materiali originali, con un mobilio studiato con cura per rispettare con la sobrietà, lo stile e l’atmosfera di un piccolo gioiello di architettura e storia medioevale.
È stato effettuato anche un radicale restauro ambientale
Cenni storici
Il complesso risale al 1137 come si rileva da una bolla di Papa Innocenzo II° indirizzata a certo Benedetto che era preposto alla canonica di San Mariano della Cattedrale di Gubbio. Con tale bolla il pontefice ribadisce che alla canonica appartengono varie Pievi sparse in tutto il territorio della diocesi, tra cui quella denominata “Plebem Santctae Mariae de Algnana”. Per Pieve si intendeva all’epoca la Chiesa ove era possibile celebrare i battesimi, tant’è che quella di Agnano aveva un battesimale che ora è esposto al museo diocesano di Gubbio. Sembra che l’origine della Pieve di Santa Maria di Agnano risalga ad epoca molto più remota, e precisamente al 416 D.C. e ciò si ricava da un decreto di Papa Innocenzo I° al Vescovo di Gubbio Decenzio che fa riferimento a culti e riti praticati nella chiesa.
Il logo della Niki’s Resort rappresenta un Agnello che sorregge una croce. L’agnello che è simbolo di pace individua la chiesa di Pieve d’Agnano (agnus) individuata da un basso rilievo in pietra risalente all’anno 800 D.C. Tale basso rilievo oggi si trova in custodia presso la Chiesa di Camporeggiano sita ai piedi della valle sottostante il complesso da noi gestito. Tale basso rilievo dovrà tornare in custodia nella chiesa d’origine da cui era stato rimosso per difenderlo e salvaguardarlo.
Il restauro
Il restauro degli edifici sono avvenuti sotto la direzione della Sovrintendenza dei Monumenti dell’Umbria, attenendosi scrupolosamente all’architettura dell’epoca intervenendo con opere di normale manutenzione sugli esterni e in modo radicale all’interno ripristinando anche gli affreschi. È stato effettuato anche un radicale restauro ambientale mantenendo la vegetazione originale, il layout dei giardini e le storiche vie di accesso.